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al testo di Genoveffa Morganella
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Sull' acre salsedine
alla pelle aderente, descrivi la notte accesa dalla luna rossa. Mani di velluto scivolano sul corpo ambrato tra i sospiri arditi dei flutti increspati dal supremo desio di avidi sensi. Sul tuo capo reclinato si schiude il volo delle libellule al cospetto dello sciabordio di onde lunari i lunghi capelli fluttuano mossi dal canto della viola che sulle labbra tue sorridenti arpeggia liriche giocose. L'anelito selvaggio arresta la sua irrefrenabile corsa sulla parentesi del cuore. Ombra sulla scia del vento libertino dalla stessa mia coppa sorseggi la bevanda ghiacciata che nel breve istante del lampo che precede il tuono cieco ha reso il tuo sguardo e trafitto ha la tua anima. Genni Morganella |
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